Nella scrittura erotica, come nel sesso, è cosi' sottile la linea che separa l'erotismo dallo squallore. Eppure le sensazioni di base possono essere molto forti, in entrambe i casi. La differenza è determinata da variabili quasi impercettibili ma cosi' imponenti.
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Una musica.
Le cui note sembrano sottolineare il fluire dei tuoi sensi. Che dispone il tuo animo a distendersi fino a toccare l'infinito. Giorni in cui senti di avere il mondo in mano. Giorni in cui ti senti nelle mani di tutto il mondo. E non è una cosa negativa se hai permesso al mondo di conoscerti per quello che sei dentro. HO SMESSO DI COMPIANGERMI SE QUALCOSA NON VA COME VORREI. Credo che la colpa non sia sempre degli altri. Se le cose vanno diversamente da ciò che ci aspettavamo, evidentemente non siamo riusciti a far comprendere agli altri il nostro valore o non c'è stata l'empatia necessaria perché la comunicazione fosse efficace. L'aveva costretto a bendarsi, davanti alla televisione accesa a luci spente, seduto su una sedia. Lei non disse niente quando entrò, nemmeno una parola. Voleva che lui sentisse il suono dei tacchi, che trattenesse il respiro ad ogni nuovo passo. Doveva riconoscerlo tra mille altri e bramarlo, perché adesso lui era suo. Lo aveva trovato con un'erezione imponente. Il glande luccicava al riflesso delle immagini che passavano sullo schermo. Se ne andò in silenzio, cosi' com'era venuta. Solo il rumore dei tacchi. Voleva che lui sentisse piegare in due lo stomaco dal timore di non rivederla mai più. Ho dischiuso gli occhi. Mentre ancora l’odore caldo della tua pelle e il tuo respiro profondo carezzavano i miei sogni. Sono tornata qui. Come se l’intercedere delle emozioni che si alternano da questa notte dentro di me, potessero placarsi solo assoggettandosi al ritmo dell’intercedere delle onde. Chiudo gli occhi. E ascolto l’incalzare dell’acqua. Onde che si inseguono e si susseguono come i nostri respiri questa notte. Moti armonici, che appaiono disgiunti ma si amalgamano in una danza armoniosa. Respiro profondamente. La mia mente si abbandona all’incalzare della corrente, ritorna all’essere incondizionato. E resto qui. Nel rischiarare della notte. Lascio che la mia anima segua la corrente, infranga gli schemi, sfoghi le tensioni, riacquisti la quiete. Se sapessi già a che ora sorge il sole, forse smetterei di aspettare l’alba. Se avessi certezza di quel che sento, forse non proverei più emozioni. Waiting for your smell. Imagining the sound of your breath. Touching your thoughts with my. Caressing your skin with the imagination. Kissing your lips with a look. Violating your mouth with my desire. Capturing your mind with my words. Annulling the time with passion. Thinking of you. The only way to not miss your skin. Video: http://www.marcopullia.it/ https://www.facebook.com/pages/Marco-Pullia-Fotografo/145849625463762?id=145849625463762&sk=info La mia bocca aspira dalla sigaretta mentre rivedo i tuoi occhi che mi guardano. La mia mente va alle tue mani, che sfacciate e impazienti mi prendono appena mi incontrano, alla tua bocca carnosa che vuole sfamare la mia, al tuo cuore che sembra impazzire dopo aver esaudito la mia sete di te. Mi tocco pensandoti. Ti penso toccandomi. Ti voglio lì. La tua bocca ad aspettare il piacere che mi dai. La tua voce che mi chiede di andare fin dove posso. Il tuo sguardo che mi porta in un'altra dimensione dove non esiste il tempo. Il cuore batte. La mente impazzisce. Ti amo di un amore diverso che non crede al possesso Ti odio dell'odio più eccitante che io conosca La luce riflette il mio profilo sul muro, pelle calda di doccia, aria fresca entra dalla finestra. E tu sei lì, che mi guardi. Abbassi lo sguardo sorridendo quasi fossi imbarazzato. La mia mano porta la sigaretta alla bocca. Nell’aria quell’odore di tabacco intenso, che nessuna donna ama. Tu sai che mi piace da impazzire, che mi stimola pensieri intensi, che mi apre alle fantasie. E respiri attraverso quel sigaro, trattenendo il fumo in bocca un attimo. Alzi lo sguardo, i tuoi occhi mi sorridono mentre le tue labbra si schiudono, quasi fosse un dono per me lasciar librare nell’aria quel fumo che è stato dentro te. Fuma per me, rinnova l’emozione di ricordi di piacere intenso. Donami piacere nuovo. Mi chiedo perché resto qui a dormire in questo letto che di te non ha niente. Mi chiedo perché resto qui ad aspettare la tua pelle che non vuole la mia. Mi chiedo perché resto qui in una vita estranea che di vivo non ha nulla. Mi chiedo perché resto qui a ridere di me stessa, quella che non riconosco più. Mi chiedo perché resto qui ad aspettare una tua carezza che calore non vuole più dare. Foto tratta dal web L'intelligenza è definita come la capacità di adattarsi alla situazione o di risolvere problemi (dalle più accreditate teorie: Pavlov, Gestalt e seguenti). Io penso che la forma più alta di intelligenza sia la capacità di cambiare idea ed ammettere che il nostro sapere non è assoluto, senza asserragliarsi nella convinzione di essere SEMPRE nel giusto. Non posso comandare il mio pensiero. Annientare i miei desideri,. Il tuo odore, il tuo sguardo, il tuo calore. Fermare le dita che scrivono. Dare un senso a ciò che sento. Tacciare le parole che escono dalla mia bocca. Nel silenzio sembrano grida. Quella stessa bocca che vorrebbe non avere altro respiro che l’odore della tua pelle. Acqua che cade, leggera, quasi intoccabile. Acqua che bagna, le cose vere e le cose sognate. Acqua che chiama, i ricordi, le sensazioni. Acqua che entra nell’anima. E lì innonda i pensieri, trasporta il desiderio, annega la razionalità. Acqua. Acqua sui nostri corpi, che bagna le nostre labbra, che ci rende fluidi al nostro desiderio. E’ solo acqua ma tu ed io siamo fatti di acqua. Immagine tratta dal web, di Diego Fazio Non posso comandare il mio pensiero. Annientare i miei desideri, ...il tuo odore, il tuo sguardo, il tuo calore. Fermare le dita che scrivono, ...per dare un senso a ciò che sento. Tacciare le parole che escono dalla mia bocca, ...che nel silenzio sembrano grida. Quella stessa bocca che vorrebbe chiudersi solo a contatto della tua pelle fino a non avere altro respiro che l'odore della tua pelle. Leggo di CUORI infranti, cuori innamorati, cuori rapiti, cuori che non si comandano, cuori che sentono, cuori che si perdono negli occhi di chi va via. Do me stessa quando scrivo, perché la mattina quando mi sveglio vorrei leggere di CERVELLI... cervelli che immaginano, cervelli che amano, cervelli che soffrono, cervelli che ascoltano, cervelli che si eccitano, cervelli che si appagano. Motivare le proprie scelte o gli eventi, attribuendo al "cuore" l'origine dei comportamenti, altro non è che celare le proprie sensazioni; una sorta di giustificazione, quasi un'ammissione di debolezza: al cuore non si comanda! Il cuore altro non fa che reagire meccanicamente a stimoli chimici sopraggiunti dal cervello. E' il cervello che elabora le sensazioni! IL CUORE è UN'IDEALIZZAZIONE... è IL CERVELLO IL MOTORE DELLE EMOZIONI E DELLE SENSAZIONI. Posso essere le donna che vuoi stanotte. Parlami piano delle tue fantasie, mentre mi accarezzi sicuro. Portami nel profondo del tuo essere, mentre il mio corpo si scalda al tuo tocco. Plasma la mia mente, mentre prendi il mio corpo. Non temere ritorsioni. Non limitarti per timore della mia reazione. Non posso che goderne, se mi guidi nelle intensità dei tuoi desideri. Prendi la mia carne così come desideri Arriverai alla mia anima. Immagine tratta dal web. Bruceremo. Di quel calore che ci lega. Quello che nasce dentro ed attraversa il corpo per sfinirsi sulla pelle. Quello che richiama i nostri respiri fino a farli diventare uno solo. Quello che bagna il nostro desiderio per inondare di piacere le nostre anime. Quello che brucia le nostre menti fino a lasciare vivi solo i sensi. Quello che aizza il fuoco della nostra perversione fino a che diventa il desiderio più puro. Quello che infervora il nostro essere fino a fonderlo con il nostro fare. Bruceremo. Di quel calore che ci lega. Calore di due fiamme. La mia e la tua. Talmente vicine e complici che una fomenta l’altra se si sta affievolendo. Solo essere se stessi può permettere il raggiungimento del benessere reale. Esserlo fino al punto di considerare i sensi il canale più efficace per approcciarsi alla vita. Esserlo fino al punto di vivere valutando le sensazioni: nutrirsi di quelle positive che danno vitalità e desiderio di interazione, allontanarsi da quelle negative che producono disagio. La sensualità produce l'arricchimento dell'essere. Immagine tratta dal web. Non c’è spazio per pensare ai motivi, alle ragioni. Solo una ragione. La mia. Quella della mia pelle e del tuo odore, della mia bocca e del tuo calore, dei miei pensieri e delle tue risposte. Hai timore di perdere la testa per me? E’ proprio quello che voglio: la tua testa, il tuo pensiero, il tuo desiderio. Non temere ripercussioni, fidati di me, fidati della mia mente. Voglio aprirti la mia testa almeno quanto desidero in questo momento aprire le gambe davanti ai tuoi occhi. Sentirmi il tuo desiderio addosso attraverso lo sguardo, ma ancora di più attraverso l’intensità dell’immaginazione. Amo i tuoi silenzi perché mi spingono a pensieri sempre più profondi per stimolare il tuo desiderio, per accendere i tuoi sensi. Fino a che non ce la fai più a trattenerti. Fino a che vuoi godere di me. |
AuthorGRAZIA SCANAVINI Archives
Febbraio 2017
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